I diversi tipi di candele: come si usano in sicurezza

5 Dicembre 2015

Magia dalla notte dei tempi

La candela è un oggetto semplice: cera (di sintesi, come la paraffina, o naturale, come la cera d’api) e uno stoppino, tutto qui.
La sua origine è molto antica: le prime candele erano utilizzate già in Estremo Oriente nel 200 d.C., ed erano realizzate con il grasso di balena. Nel Medioevo erano la più comune fonte di illuminazione, e fino all’avvento dell’elettricità hanno affiancato le lampade a olio, utilizzate soprattutto nel Mediterraneo grazie alla disponibilità della materia prima, mentre le candele erano più diffuse nel Nord Europa, dove produrle costava meno.

Quanti tipi di candele esistono?

Negli anni, i tipi di candela sono aumentati a dismisura, e anche i loro usi. L’atmosfera che dona una candela è unica, quasi magica: possiamo accenderle per rilassarci, per ricreare un ambiente confortevole e per sentirci coccolati, soprattutto in inverno… Ma anche l’estate, magari in giardino o sul terrazzo, creano un’atmosfera da sogno.
Passiamo in rassegna velocemente i principali tipi di candela e i loro usi.

Candele a pilastro: sono quelle più tozze, con base cilindrica o rettangolare (ma sono realizzate anche in forme triangolari o esagonali!). Sono resistenti, solide, e durano a lungo. Possono essere utilizzate per illuminare una cena estiva in giardino: disponetele per terra, all’interno di alte lanterne con le pareti di vetro!
Lumini: sono le candeline basse, piatte e piccole, di vari colori, che si comprano spesso a pacchi e si usano all’interno di piccoli portacandele sulla tavola, o sui davanzali delle finestre. Ma i lumini hanno anche molte funzioni pratiche: si usano nei brucia-essenze, nei fornelletti di ceramica in cui si prepara la bagna cauda o sotto alcune particolari casseruole come quella della fonduta.
Candele lunghe: le classiche, lunghe, bianche (come in chiesa) ma anche colorate, decorate, e attorcigliate. Sono eleganti accese su un bel candelabro (e, in effetti, sono proprio quelle che si accendono sulla Menorah ebraica).
Candele in gel: moderne e divertenti, sono trasparenti o colorate e spesso decorate all’interno con oggetti, fiori, foglie.
Candele anti-zanzare: basse e larghe, di colore giallo, vendute in recipienti di terracotta o di alluminio, contengono essenza di citronella, una pianta che tiene lontani i fastidiosi insetti.
Candele galleggianti: molto romantiche, hanno il fondo stondato per rimanere a galla. Ideali come centrotavola, all’interno di una semplice ciotola in vetro, insieme a qualche fiore sul pelo dell’acqua, per una bellissima decorazione durante una cena particolare.
Candele nei contenitori: sono le candele fuse in bicchieri, vasetti, recipienti di vetro spesso o di ceramica. Molto spesso sono profumate: esistono davvero decine e decine di fragranze diverse… anche di “bucato pulito” o “caramello”!  Impossibile resistere… e facili da realizzare anche in casa.
Candele da massaggio: le migliori sono quelle realizzate con oli vegetali (di cocco e di mandorla) e burri (cacao o di karité, ad esempio). Si sciolgono già a basse temperature, idratano la pelle e infondono calore e aromi rilassanti.

Come togliere le macchie di cera?

Macchie di cera sui jeans, o sulla tovaglia natalizia, sono uno sgradevole inconveniente, ahimè molto frequente, ma si eliminano facilmente con lo smacchiatore Dissolvi Macchie Lubrificanti & Oli Dr. Beckmann (etichetta blu chiaro!), specifico per la cera delle candele ma anche per macchie di grasso, olio lubrificante, macchie di catrame o vernice delle scarpe.

Inumidite la macchia con il prodotto, lasciate agire 10-15 minuti, tamponate con un panno asciutto e lavate il capo come di consueto.

Leggi anche: Come togliere le macchie più difficili

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