Olio d’oliva: come scegliere quello giusto

20 Novembre 2015

Olio di oliva: sì, ma quale? Come scegliere quello da utilizzare in cucina?
Se è vero che le macchie di olio sono tutte uguali, le varietà di olio di oliva sono tante, e hanno caratteristiche diverse che bisogna conoscere per capire quale comprare.

Le varietà

L’olio di oliva può essere più o meno pregiato, e la sua denominazione di vendita (cioè quello che leggiamo sull’etichetta) dipende da molti fattori, in primis dal metodo di raccolta e spremitura, poi dal colore, sapore, odore e dal grado di acidità: se quest’ultimo è molto basso, siamo in presenza di un olio pregiato.
E ora impariamo a distinguere le varietà di olio d’oliva sugli scaffali dei supermercati!

Extra, fino o…

I vergini

Gli oli di oliva classificati come “vergini” sono quelli che si ottengono dalla spremitura meccanica delle olive e che non hanno subito trattamenti diversi da lavaggio, decantazione, centrifugazione e filtrazione.

L’olio extravergine di oliva (il famoso olio evo!) è il più puro: durante la lavorazione non viene alterato in nessun modo. Si ottiene semplicemente dalla spremitura delle olive, ha un gusto incontaminato e contiene al massimo l’1% di acido oleico, quindi è quello meno acido di tutti e di conseguenza il più pregiato. Ideale da usare a crudo, in genere ha un sapore pieno; le caratteristiche olfattive e gustative dell’extravergine dipendono soprattutto dalla qualità delle olive utilizzate!

L’olio d’oliva vergine: detto anche “fino”, non deve contenere oltre il 2% di acido oleico. Più acido dell’extravergine, è di qualità inferiore.

Gli altri

L’olio d’oliva, dal colore molto più chiaro rispetto all’extravergine, e meno corposo, si ottiene dalla miscela di oli di oliva vergine: la sua qualità oscilla molto, e dipende dagli oli utilizzati per ottenerlo. Non deve contenere più dell’1,5% di acido oleico.

L’olio di sansa d’oliva si ottiene invece dalla sansa, che è il residuo di polpa d’oliva che rimane dopo la spremitura degli oli vergini: è quello meno pregiato.

Le etichette delle bottiglie di olio di oliva devono rispettare i regolamenti vigenti nell’Unione Europea e per legge devono descrivere con precisione la tipologia di olive utilizzate per la produzione dell’olio, i metodi adottati per ottenere il prodotto e le indicazioni per la conservazione. Scegliendo un olio di oliva extravergine e biologico non si sbaglia!

Un’ultima curiosità: sapete che l’olio di oliva si usa in cucina soprattutto in Italia, Spagna, Francia, Portogallo e Grecia? Nel resto del mondo si prediligono oli ottenuti da altri vegetali, come quello di semi di arachide, di colza, di soia e di girasole.

Come smacchiare le macchie di olio

Le macchie di olio sui vestiti (ma anche su divani e superfici imbottite) sono le macchie per eccellenza, e anche quelle più ostinate.
Come smacchiare le macchie di olio e di unto? Con il Dissolvi Macchie Unto & Salse Dr. Beckmann (etichetta arancione!), che smacchia tutte le sostanze grasse, come anche burro, salse, ketchup e cioccolata.
Per essere certi di eliminare completamente la macchia, è importante agire il prima possibile ed eseguire la smacchiatura con il Dissolvi Macchie Unto & Salse Dr. Beckmann prima del lavaggio.
Procedete così: inumidite la macchia di olio con un po’ di prodotto, lasciate agire per 5-10 minuti e poi lavate come di consueto.

Leggi anche: Come togliere le macchie di sudore

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