Natale nel mondo: 5 usanze che non conosci, da rimanere a bocca aperta!
Il Natale nel mondo non è vissuto nello stesso modo. Se state leggendo questo articolo accanto a un presepe allestito sul comò, molto probabilmente siete in Italia (o perlomeno, siete italiani). Ma usanze, tradizioni e riti cambiano da Nord a Sud, da Oriente e Occidente. E non c’è niente di più interessante che scoprirli per la prima volta!
Pronti per scoprire 5 usanze buffe, strane e divertenti di cui molto probabilmente non avete mai sentito parlare? Via!
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1. Natale nel mondo: il San Nicola dalla Turchia
San Nicola si festeggia il 6 dicembre, e in molti paesi in questo giorno i bambini ricevono regali e dolciumi. In Germania, in Austria e nei Paesi Bassi è una festività molto sentita, ma anche in Italia San Nicola porta i suoi regali: lo incontriamo in Trentino-Alto Adige e a Bari, città della quale d’altra parte è patrono.
San Nicola somiglia molto a Babbo Natale, a guardarlo bene… Ops, forse è il vero Babbo Natale! Già, infatti è proprio l’iconografia classica di questo santo ad aver ispirato la figura del Babbo più famoso di questo periodo. San Nicola, vestito di rosso e con la barba bianca, era un personaggio molto generoso che amava aiutare i più bisognosi. Inoltre, San Nicola era originario della Turchia: per questo è un simbolo importante del legame tra Oriente e Occidente.
2. Il Natale molto lungo delle Filippine
Nelle Filippine, uno dei pochi paesi asiatici a maggioranza cristiana, il Natale è una festa molto sentita. Così sentita che praticamente inizia già a settembre! Qui le tradizioni sono tante, alcune importante: la Misa de Gallo è una messa che si celebra a partire dal 16 dicembre tutte le mattine alle quattro – prima che canti il gallo, quindi… – fino alla Vigilia, quindi per 9 giorni consecutivi. La Misa de Gallo è stata introdotta nelle Filippine dai frati spagnoli per permettere anche i contadini di assistere alla messa prima di recarsi nei campi.
Oggi la novena “del gallo” è ancora molto amata, e subito dopo i filippini che celebrano il Natale usano mangiare i dolciumi della tradizione: “Bibingka”,”Puto bumbong” e il tè “Salabat”, spesso venduti subito fuori le chiese e portati a casa per colazione.
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3. Natale nel mondo: sulla spiaggia in Australia!
Natale a 30 °C? Certo, siete in Australia! Qui a dicembre è piena estate, e gli australiani si ritrovano a festeggiare sulla spiaggia, tra tuffi e giochi in acqua. Di solito si usa riunirsi per un bel barbecue all’aperto, ma c’è anche chi prepara in casa qualche piatto tipico della cultura anglosassone, come il Christmas Pudding (o Plum Pudding), un dolce rotondo farcito con uvetta, frutta candita, mandorle, rum e spezie.
Comunque, non temete: anche in Australia si appendono le lucine e si incontrano per strada statue e statuette di renne e pupazzi di neve a grandezza naturale! Le tradizioni del Natale nel mondo sono rispettate.
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4. Santa Lucia e il caprone svedese
Quanti di voi sognano di fare un viaggio nell’Europa del Nord durante le festività? Anche solo per sentirsi più vicini a Babbo Natale! Accontentiamoci di scoprire cosa fanno a dicembre gli svedesi. Prima di tutto il 13 del mese celebrano Santa Lucia, martire cristiana nota anche nel Nord Italia come “portatrice di doni” ai più piccoli. In Svezia dunque Santa Lucia apre il periodo ufficiale delle festività natalizie.
Un altro personaggio importante è lo julbock, “caprone”, che tradizionalmente portava i regali ancora prima di Babbo Natale! Oggi il caprone è andato in pensione ma potete incontrarlo ancora come statuina sui caminetti o anche grande scultura al posto degli alberi di Natale al centro delle piazze.
5. La Vigilia con le ostie in Polonia
In Polonia il carattere religioso della festa natalizia è ancora molto sentito in tutto il Paese. Le tradizioni legate a questo evento sono quindi ancora piene di simboli e riti che in molte altre parti del mondo sono spariti. Ad esempio, in Polonia prima di sedersi a tavola nel giorno di Natale ci si scambia un oplatek (ostia, in questo caso sconsacrata), spesso di forma rettangolare e decorata con immagini sacre.
Ogni commensale presente alla cena della vigilia Natale ne ha in mano una, che spezza e porge agli altri ospiti in segno unione e ricordo dell’Ultima cena. Questo rito è stato introdotto nel Settecento, e oggi viene rispettato anche dagli emigrati polacchi, che cercano le ostie decorate nei negozi specializzati oppure se le fanno spedire dai loro parenti con largo anticipo.
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Come smacchiare la tovaglia di Natale?
Qualsiasi sia la vostra tradizione del cuore, molto probabilmente vi capiterà di dover smacchiare la tovaglia utilizzata per la Vigilia o il pranzo del 25. “Come si smacchiano la tovaglia” è a dire il vero una domanda molto gettonata durante tutto l’anno! Le regole sono 3:
- intervenire subito con uno smacchiatore specifico come il Dissolvi Macchie Unto e Salse Dr. Beckmann o quello specifico per Frutta e Bevande.
- pretrattare
- non lasciare asciugare la macchia!