Lavaggio a basse temperature? Sì, ma attenzione ai cattivi odori
C’era una volta un maglione di lana, che dopo aver affrontato un lavaggio a 60°C tornò a casa cambiato per sempre. Potrebbe essere l’inizio di una fiaba eroica, invece è il triste destino che tocca ad alcuni capi delicati quando vengono sottoposti a un lavaggio poco adeguato alla loro natura.
Se questo risvolto non vi è nuovo, è possibile che anche voi vi siate ritrovati ad assistere a episodi di restringimento o infeltrimento.
Le soluzioni per fortuna non mancano: un lavaggio a basse temperature è l’opzione perfetta per preservare la salubrità delle fibre delicate. E se temete i cattivi odori, Dr. Beckmann ha il rimedio giusto per voi!
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Lavaggio a basse temperature: a cosa serve e come si fa?
Il nome stesso – “lavaggio a basse temperature” – è piuttosto esplicativo, ma per capire a fondo di che si tratta non guasta approfondire un po’. Questo ciclo consiste nel sottoporre alcuni capi a un tipo di lavaggio che prevede l’utilizzo di acqua a una temperatura che non supera i 40°C (sotto a 20°C si parla anche di “lavaggio a freddo”).
Solitamente un programma di questo tipo è il più indicato per i capi composti da fibre delicate, come lana, cashmere, lino, seta, viscosa, lycra, pizzo e tutti quei tessuti e ricami che in etichetta hanno indicata la necessità di un lavaggio particolare.
Se sottoposti a temperature più alte di 40°C, questi materiali rischierebbero di subire danni di vario tipo, come la perdita di colore, l’infeltrimento, il restringimento e i segni di usura.
Il ciclo a basse temperature non si applica tuttavia solamente al lavaggio a mano (sebbene in alcuni casi sia consigliato per le fibre più fragili), ma può essere avviato anche in lavatrice. Nei modelli più moderni esiste infatti un programma preimpostato che si adatta alla perfezione alla lana e agli altri delicati, ma è anche possibile selezionare manualmente i gradi e i giri di centrifuga, che solitamente si mantengono al minimo per non stressare eccessivamente le fibre.
Prima di procedere con un lavaggio a basse temperature, è importante leggere le etichette di lavaggio, in modo da capire esattamente a quali materiali si possa applicare questo ciclo. Prestate attenzione alle cifre indicate sui simboli in etichetta, che illustrano la temperatura ideale per ogni specifico tessuto.
Assicuratevi inoltre di utilizzare un detersivo adeguato a questo tipo di lavaggio, ossia un prodotto che si sciolga completamente anche a basse temperature, senza lasciare residui sui capi o nel cestello. Un ottimo esempio sono i foglietti idrosolubili MAGIC LEAVES di Dr. Beckmann Universale o per Capi Colorati, leggeri e sostenibili, privi di microplastiche e capaci di attivarsi anche durante un lavaggio a 20 gradi (da non usare però con lana e seta).
Vantaggi e svantaggi del lavaggio a basse temperature
Malgrado l’efficacia dei lavaggi a basse temperature nella pulizia dei capi delicati (e non solo), spesso gli esperti del pulito mettono in guardia sulle alcune possibili controindicazioni.
Come spesso accade, la verità si trova nel mezzo: il ciclo delicato presenta infatti vantaggi e svantaggi che vanno compresi e valutati attentamente prima di avviare in lavatrice un lavaggio a 20 gradi.
Tra i punti di forza ci sono:
- Maggiore sostenibilità: utilizzare acqua a temperature più basse comporta un impatto inferiore in termini di consumo energetico, di conseguenza, questo tipo di lavaggio è più ecologico.
- Risparmio economico: si lega direttamente al punto precedente. Poiché riscaldare l’acqua comporta un consumo di energia e l’utilizzo di quest’ultima causa a sua volta un dispendio di denaro, utilizzare acqua a basse temperature è la soluzione ideale sia in termini di risparmio energetico che economico.
- Protezione dei tessuti: il lavaggio a freddo o a basse temperature è più rispettoso delle fibre, poiché riduce il rischio di infeltrimento, restringimento e usura. Di conseguenza i capi lavati in questo modo sono più longevi.
- Tutela dei colori: i lavaggi ad alte temperature – soprattutto in caso di tessuti delicati – tendono a sbiadire di più i colori. Al contrario i cicli delicati li tutelano.
- Efficacia: ultimo, ma non meno importante, i cicli a basse temperature sono molto efficienti, a patto di utilizzare un detersivo di qualità, capace di attivarsi in lavatrice a 20 gradi o 30.
Non mancano tuttavia alcuni svantaggi e controindicazioni:
- Inefficacia contro lo sporco ostinato: oltre ai capi delicati, il lavaggio a basse temperature potrebbe adattarsi potenzialmente anche ai capi easy care, soprattutto quando questi non presentano tracce particolari di sporco. Al contrario, per i capi che hanno bisogno di una pulizia molto approfondita potrebbe non bastare un ciclo di questo tipo.
- Rischio di cattivi odori: in alcuni casi il lavaggio potrebbe non eliminare del tutto alcuni batteri, che possono rimanere sui tessuti o depositarsi nella lavatrice, causando odori sgradevoli. Utilizzare acqua fredda o tiepida potrebbe inoltre non sciogliere alcuni residui di detersivo o di calcare, favorendo la formazione di muffe. Esistono però degli accorgimenti e dei metodi molto efficaci per scongiurare questo rischio, come potrete vedere nel paragrafo successivo.
- Necessità di un detersivo adeguato: come anticipato nel punto precedente, alcuni detersivi non sono in grado di sciogliersi del tutto con un lavaggio a basse temperature, rischiando di lasciare dei residui nel cestello. La necessità di procurarsi un detersivo specifico per questo tipo di lavaggio – o comunque un prodotto capace di attivarsi anche a 20°-30°C potrebbe essere percepito come un limite.
- Inadattabilità ad alcuni capi: in caso di macchie ostinate o in presenza di capi che hanno bisogno di un’azione igienizzante approfondita, il lavaggio a basse temperature potrebbe non bastare, come nel caso della biancheria o di alcuni strofinacci.
Cattivi odori nella lavatrice? Ecco come rimediare!
Il lavaggio a basse temperature è un toccasana per i vostri capi – soprattutto quelli composti da fibre delicate – ma può comportare anche qualche rischio. Affidare alla lavatrice frequenti cicli di questo tipo, infatti, potrebbe provocare – a lungo andare – la formazione di cattivi odori, causati dalla proliferazione dei batteri all’interno del cestello e tra le guarnizioni in gomma, come anticipato nel paragrafo precedente.
Oltre all’utilizzo di acqua molto calcarea e a una manutenzione non regolare della lavatrice, tra le principali cause di questo fenomeno ci sono proprio i lavaggi brevi e a basse temperature, che non riescono a eliminare del tutto i residui di sporco che si depositano all’interno dell’elettrodomestico, contribuendo alla formazione di odori sgradevoli o muffe. L’acqua tiepida, inoltre, non è in grado di eliminare completamente i batteri presenti sui vestiti sporchi, che potrebbero fermarsi all’interno dell’elettrodomestico.
Fortunatamente esistono svariati metodi per rimediare a questi fenomeni: come prima cosa è sempre fondamentale tenere l’oblò aperto o socchiuso tra un lavaggio e l’altro, per non favorire l’accumulo di umidità nel cestello.
È inoltre molto importante sottoporre la lavatrice a interventi regolari di manutenzione attraverso l’utilizzo di prodotti mirati. La pulizia interna della lavatrice può essere effettuata in due modi diversi, altrettanto efficaci: un lavaggio a 60°C con apposito prodotto igienizzante, o l’utilizzo di un articolo per la cura della lavatrice.
Lavaggio a 60°C
Ogni 5-6 lavaggi a basse temperature, è opportuno effettuare almeno un ciclo con acqua calda, per sciogliere eventuali residui di detersivo e debellare muffe e colonie di batteri. La temperatura ideale per svolgere questo scopo è di minimo 60°C, da selezionare con un carico normale di capi easy care.
Per rendere questo procedimento ancora più efficace si consiglia anche di associarlo all’utilizzo di un prodotto apposito per il lavaggio del cestello, come il Pulitore Lavatrice Igienizzante Dr. Beckmann.
Se avete riscontrato dei cattivi odori all’interno del cestello e temete che il prossimo bucato possa risentirne, il Pulitore Lavatrice Igienizzante è la scelta ideale, poiché la sua formula a base di carbone attivo agisce direttamente sui residui, rimediando così alle conseguenze – talvolta inevitabili – dei frequenti lavaggi a basse temperature.
Per avere una lavatrice pulita e un bucato fresco, vi basterà seguire questi 3 semplicissimi passaggi:
- Versate tutto il contenuto della confezione nel cestello della lavatrice;
- Avviate un lavaggio a una temperatura minima di 60°C di capi easy care, senza detersivo;
- Una volta terminato il lavaggio, utilizzate normalmente la lavatrice.
Ciclo di Cura Lavatrice
Oltre a effettuare un normale lavaggio ad alte temperature, un’altra valida soluzione per eliminare sporco e cattivi odori dalla lavatrice è procedere con un ciclo di manutenzione, da effettuare con un prodotto mirato e rispettoso di ogni componente dell’elettrodomestico.
La soluzione è a portata di tutti: il Cura Lavatrice Trattamento completo di Dr. Beckmann. Esso non si occupa solamente di combattere i cattivi odori, ma pulisce a fondo le componenti della lavatrice (compresi serpentine e tubi) rimuovendo le tracce di sporco, calcare e detersivi. Utilizzare regolarmente questo prodotto contribuisce a ridurre i malfunzionamenti, aumentando la longevità del macchinario.
- Igienizzate la vaschetta del detersivo immergendola in una bacinella di acqua tiepida. Diluiteci un po’ di Cura Lavatrice (50 ml per 4 litri d’acqua);
- Assicuratevi di eliminare dal filtro le tracce più grossolane di sporco e lanugine, nonché di togliere eventuali residui anche dalle guarnizioni in gomma;
- Bagnate un panno con un po’ di prodotto e strofinate oblò e guarnizioni, lasciando agire per qualche minuto;
- Riposizionate la vaschetta del detersivo al proprio posto, versateci il resto del flacone e avviate un ciclo di lavaggio a vuoto a minimo 60°C.
E la vostra lavatrice sarà di nuovo pronta per assicurarvi lavaggi efficienti… anche a basse temperature!