Capi delicati: quali sono e come si lavano senza rovinarli
Il mondo del bucato ha subito negli ultimi anni un’importante evoluzione, che ha portato alla nascita di elettrodomestici e prodotti in grado di semplificare al massimo le modalità di lavaggio. Esiste però una categoria di tessuti che necessita ancora di tanta cura: i capi delicati.
Lana, cachemire, seta, lino, viscosa e molti altri rischiano di rovinarsi in modo irrimediabile se sottoposti a un lavaggio tradizionale. Con i giusti accorgimenti, però, tutelarli è facilissimo.
Ecco una semplice guida per capire quali sono i capi delicati e come si lavano senza rovinarli!
Leggi anche: Come lavare la lana in lavatrice
Capi delicati: definizione ed errori comuni durante il lavaggio
In molti settori la chiave del successo risiede nella conoscenza. Anche nel campo del bucato sapere quali sono i capi delicati e conoscere le loro caratteristiche è fondamentale per lavarli senza danneggiarli.
La prima grande verità di cui tenere conto è che non sono solo i tessuti preziosi e costosi ad avere bisogno di cure particolari. I tessuti delicati si possono trovare ovunque, dalle camicie alle tute da ginnastica, dai calzini ai maglioni, fino ai pigiami e agli eleganti abiti da cerimonia. Imparare a lavarli nel modo giusto non è dunque un requisito raro, ma una competenza che potrebbe essere impiegata quotidianamente, o quasi.
All’interno della categoria si possono includere vari tipi di lana (vergine, alpaca o cachemire), seta, raso, chiffon, lino, pizzo, ma anche viscosa, lycra, pelle, tulle, nonché ricami e decorazioni particolari, che potrebbero rovinarsi con il lavaggio. La loro fragilità è motivata dalla composizione e dalla struttura delle fibre, dalla loro leggerezza, nonché dal tipo di lavorazione a cui sono state sottoposte.
Se vi è capitato di notare segni di usura, restringimento, perdita di colore e infeltrimento sui vostri tessuti delicati, è possibile che siate incappati negli errori di lavaggio più frequenti:
- Mancata lettura delle etichette
- Utilizzo di smacchiatori, detersivi o ammorbidenti aggressivi
- Lavaggio ad alte temperature
- Giri di centrifuga elevati
- Sviste nella divisione dei capi
- Asciugatura non corretta
Smacchiare i capi delicati: ecco come
Macchiare una maglia di cotone non è affatto piacevole, ma quando il danno avviene su un capo delicato la preoccupazione raddoppia. Non solo si deve correre tempestivamente ai ripari per evitare aloni permanenti, ma è fondamentale anche prestare molta attenzione durante la fase di pre-trattamento.
Molti smacchiatori in commercio risultano infatti inadeguati a trattare capi delicati di uso comune, come seta e lana, ma il mercato ha messo a disposizione dei prodotti mirati e rispettosi. Un ottimo esempio è rappresentato dallo Smacchiatore con Schiuma Attiva Oxi-Power di Dr. Beckmann, progettato a partire da una formula naturale priva di profumazioni, coloranti e ammoniaca.
È comunque consigliato procedere con cautela nell’utilizzo di questo smacchiatore, seguendo questi semplici passaggi:
- Leggete le etichette sui capi prima dell’utilizzo dello smacchiatore. Se queste sconsigliano il lavaggio, è bene rivolgersi a del personale esperto.
- Testate un po’ di prodotto su una porzione di tessuto piccola e nascosta.
- Applicate il prodotto sulla macchia, avendo cura di coprirla bene. Lasciate in posa per circa 10 minuti, senza sforare i tempi.
- Non strofinate la stoffa per mettere in azione lo smacchiatore, in modo tale da evitare di sottoporre le fibre a uno stress eccessivo.
- Lavate a mano o in lavatrice a basse temperature, optando per un ciclo di lavaggio per delicati e con un detersivo per lana o delicati.
Oltre ad agire anche contro le macchie più ostinate di unto e grasso, Oxi-Power ha il vantaggio di eliminare lo sporco senza stingere i colori. Per un bucato davvero senza pensieri!
I segreti del lavaggio a mano e in lavatrice
I sostenitori del bucato “old school” portano avanti la tesi che i capi delicati debbano essere lavati esclusivamente a mano, in modo che l’azione meccanica della lavatrice non li danneggi. Grazie al progresso tecnologico e alla nascita di elettrodomestici sempre più avanzati, questa affermazione è tuttavia limitante: sebbene il lavaggio della lana a mano e degli altri delicati sia il meno rischioso, l’utilizzo della lavatrice non è vietato, a patto ovviamente di prendere qualche piccola precauzione già anticipata brevemente nei paragrafi precedenti.
Lavare i capi delicati a mano
Avete deciso di lavare i maglioni di lana, i capi in seta e le sciarpe in cachemire a mano, ma non sapete come fare per non rovinare le fibre delicate? Le istruzioni sono molto più semplici di quanto non immaginiate, e si limitano a questi 5 punti fondamentali:
- Dividete i capi: malgrado esistano molti prodotti per evitare scoloriture e passaggi di colore da un capo all’altro – come i foglietti Cattura Colore e Sporco di Dr. Beckmann – quando si ha a che fare con dei capi delicati è preferibile procedere con la divisione, sia per materiale che per colore.
- Mantenete bassa la temperatura dell’acqua: per evitare che i tessuti più delicati si rovinino, la temperatura dell’acqua dovrebbe aggirarsi al massimo sui 30°-40°C. Per ogni capo è comunque indicata in etichetta la temperatura di lavaggio specifica, per esempio per la seta, che richiede una temperatura tiepida per i colori chiari e acqua fredda per quelli scuri.
- Scegliete un detersivo delicato: tra le più frequenti minacce alla salubrità delle fibre c’è l’aggressività dei prodotti per il bucato, come detersivi e ammorbidenti. Utilizzare un detersivo poco aggressivo è cruciale, meglio se mirato. Tra i formati più adeguati spicca il detersivo liquido, che solitamente si attiva a temperature più basse rispetto a quello in polvere.
- Fate attenzione ai tempi di ammollo: rovesciate i capi e metteteli in ammollo nell’acqua per un tempo massimo di 10 minuti, per non rovinare fibre e i colori.
- Non strizzate i capi: dopo il risciacquo – da effettuare accuratamente con acqua fredda – non strizzate i tessuti, per evitare che le fibre ne risentano. Si può eliminare l’acqua in eccesso lasciandoli scolare, arrotolandoli in un asciugamano, e tamponandoli bene.
Lavare i capi delicati in lavatrice
Che sia per mancanza di tempo, per paura di non essere efficaci o per un pizzico di pigrizia , potrebbe capitare che vogliate sottoporre i vostri capi a un lavaggio meccanico, in lavatrice. La buona notizia è che si può fare, tenendo conto di questi consigli:
- Separate i capi: come nel caso del lavaggio a mano, anche quando lavate la lana in lavatrice o altri delicati, è bene separare i capi per tessuto e colore. In caso di errori e perdite inaspettate di colore, potete ripristinare le tinte originarie grazie al Ripara colore di Dr. Beckmann, da non utilizzare però sulle fibre sintetiche, colori indantrene e jeans.
- Eliminate le componenti rimovibili e chiudete zip, ganci e bottoni, per evitare che questi si impiglino nella stoffa e procurino dei danni. Inserite l’intimo, i capi in pizzo o i tessuti particolarmente delicati in una retina per bucato, o – in mancanza di questa – nella fodera di un cuscino.
- Scegliete il programma per delicati della lavatrice: gli elettrodomestici moderni sono programmati in modo da avere già impostato un ciclo di lavaggio a mano per delicati in lavatrice, che di fatto sostituisce l’azione manuale nelle temperature e nelle modalità. Alcune lavatrici presentano addirittura cicli diversi per tipo di tessuto.
- Impostate correttamente temperatura e giri di centrifuga: per gli elettrodomestici che non dispongono di un ciclo specifico, è possibile impostare manualmente temperatura (massimo 40°C, ma inferiore per tessuti specifici, come indicato in etichetta) e giri di centrifuga al minimo. In questo modo potrete lavare in lavatrice la seta, la lana, il cachemire e altri delicati senza troppi pensieri.
- Non riempite troppo il cestello: mentre per i capi easy care è possibile fare un ciclo a pieno carico, nel lavaggio dei capi delicati in lavatrice è sconsigliato, a favore di un cestello riempito al massimo di un quarto.
- Utilizzate un detersivo per capi delicati: se volete procedere con il lavaggio del cashmere in lavatrice o di altri tipi di capi dalle fibre fragili, avrete bisogno del supporto di un detersivo delicato, capace di attivarsi a basse temperature.
Asciugatura: un passaggio da non sottovalutare
Superato lo scoglio del lavaggio – meccanico o manuale – potreste pensare di esservi ormai lasciati alle spalle i principali rischi per i vostri capi delicati. In realtà è fondamentale stare attenti anche a un altro passaggio: l’asciugatura.
Anche in questo caso le etichette di lavaggio possono venirvi incontro indicando esattamente il tipo di asciugatura consentito, e ciò che invece è bene evitare per scongiurare il pericolo di restringimenti o deformazioni.
Dopo aver fatto scolare i capi o averli tamponati delicatamente con un asciugamano, alcuni possono essere inseriti in asciugatrice, a patto di utilizzare un programma adatto ai tessuti delicati, di non riempire troppo il cestello dell’elettrodomestico e di non eccedere con l’ammorbidente.
Per altri tessuti (la seta, per esempio) è meglio optare per un’asciugatura naturale, al riparo dalla luce diretta del sole o da fonti di calore. La lana e i tessuti tecnici vanno asciugati in posizione orizzontale, mentre per altri materiali delicati si possono utilizzare apposite stampelle.