trucchi lavaggio a mano

I trucchi del lavaggio a mano: dall’ammollo ai programmi

13 Febbraio 2024

Non ci sono dubbi: il progresso ha agevolato praticamente ogni aspetto della vita quotidiana, dall’attività professionale alle faccende domestiche. Se prima, di fronte a una macchia, era inevitabile prendere una bacinella, riempirla d’acqua e mettersi a strofinare di buona lena, oggi lavatrici sempre più performanti offrono cicli di lavaggio che agevolano il processo e offrono una pulizia approfondita.

Ma che succede quando c’è bisogno di lavare dei capi delicati? È meglio procedere facendo il bucato a mano o c’è un modo per effettuare un lavaggio in lavatrice senza danni?

Con qualche piccolo accorgimento potete fare entrambe le cose. Ecco come!

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Lavaggio a mano e programmi per cicli delicati: a cosa servono?

Nella vita di tutti i giorni sono svariate le situazioni in cui potrebbe essere necessario (o più conveniente), lavare i panni a mano. Di fronte a una piccola macchia o a un solo capo da igienizzare, è senza dubbio più immediato, così come è obbligatorio rimboccarsi le maniche in tutti quei casi in cui la lavatrice è inutilizzabile (per esempio in caso di viaggi in luoghi non attrezzati o in caso di guasti).

Insomma, di fronte all’impossibilità di affidarsi alla tecnologia, non c’è altra soluzione che ricorrere al lavaggio a mano, un’operazione che potrebbe sembrarvi noiosa o faticosa, ma che in realtà richiede meno tempo di quanto non pensiate. Presenta inoltre dei vantaggi da non sottovalutare:

  • riduce lo stress sulle fibre, abbassando il rischio di usura, restringimento e infeltrimento dei capi, aumentando di conseguenza anche il benessere e la longevità dei tessuti;
  • permette di agire in modo preciso ed efficace sulle macchie, anche quelle più ostinate;
  • consente di lavare tessuti delicati (seta e lana, per esempio), che rischiano di rovinarsi in lavatrice;
  • se i capi da lavare sono pochi o di piccole dimensioni, il lavaggio a mano è più rapido ed ecologico, poiché richiede un minore spreco di acqua ed energia.

Il mondo del bucato presenta però situazioni ibride di cui è importante tenere conto e che influenzano anche la scelta tra lavaggio a mano e lavaggio meccanico.

L’uso della lavatrice non è infatti del tutto sconsigliato in caso di capi delicati, poiché esistono elettrodomestici in grado di imitare un lavaggio simile a quello manuale, e dunque rispettoso delle fibre.

Non si parla solamente di macchinari di ultima generazione, ma anche di quelli un po’ più vecchiotti, ma se volete essere sicuri che la vostra lavatrice offra questa opzione, dovete controllare tra i simboli di lavaggio indicati sulla manopola dei programmi o sul display.

Tale ciclo è rappresentato dall’immagine di una vaschetta e di una mano.

Anche nel caso in cui il programma non fosse presente, è possibile impostare temperature e centrifuga in modo da ottenere lo stesso risultato.

I trucchi per lavare a mano e ottenere un bucato perfetto

Non esiste un metodo universale per fare un buon bucato, ma è indubbio che il primo passo per ottenere degli ottimi risultati sia agire con prudenza e consapevolezza.

Se vi trovate nelle condizioni di dover pulire un tessuto senza poter utilizzare la lavatrice, assicuratevi di conoscere la stoffa, per evitare di rovinarla inavvertitamente.

Come prima cosa consultate le apposite etichette di lavaggio, che vi comunicheranno se il tessuto è lavabile in acqua oppure no, nonché tutti i dettagli per tutelare la stoffa da eventuali danni, tra cui infeltrimento e restringimento. Fatto questo, potete procedere seguendo questi semplicissimi passaggi:

  1. Procuratevi una bacinella capiente, abbastanza ampia e alta da svolgere in modo agevole le operazioni di lavaggio. Se possedete una vasca da bagno, potete usare anche quella.
  2. Un’altra azione molto importante è la separazione dei capi in macro categorie, tenendo conto sia del tipo di tessuto, che del colore. In primo luogo separate i capi delicati dagli altri, poiché richiedono modalità di lavaggio diverse. Procedete poi dividendo i bianchi dai colorati e i capi chiari da quelli scuri. Le fibre delicate devono essere lavate a freddo o a una temperatura massima di 30°C, mentre gli altri – i cosiddetti easy care – possono essere lavati a 40°C (a una temperatura superiore solo in caso di sporco ostinato).
  3. In caso di macchie, pretrattate con uno smacchiatore specifico prima di immergere i panni in acqua, inumidendo la zona interessata, coprendola con un po’ di prodotto e lasciando agire il tempo necessario (indicato sulla confezione). Una volta eliminata la macchia, potete procedere con il classico lavaggio.
  4. Riempite la bacinella, la vasca o il lavello. All’acqua aggiungete qualche goccia di detersivo liquido, senza esagerare con il prodotto, per evitare un lungo processo di risciacquo o che il detersivo rimanga tra le fibre. A seconda del tipo di tessuto potete utilizzare dei prodotti specifici, come dei detersivi per lavare a mano o specifici per bianchi, colorati, delicati, etc. Se volete, potete aggiungere in questa fase anche un po’ di ammorbidente, rispettando le quantità indicate sulla confezione.
    Immergete i capi e lasciateli in ammollo per un periodo che varia a seconda del tipo di tessuto. In linea di massima i capi delicati richiedono di essere rovesciati e messi in ammollo per circa 5-10 minuti (valido anche per i colorati, per evitare che le tinte sbiadiscano). I capi in cotone o meno delicati possono restare in ammollo tra i 15-30 minuti. Massaggiate delicatamente le zone più interessate dallo sporco, evitando di sfregare per non rovinare le fibre.

Leggi anche: Come lavare correttamente i capi delicati in lavatrice

  1. Svuotate la bacinella e risciacquate i capi in acqua pulita, poi proseguite il risciacquo sotto l’acqua corrente, ricordando di non strizzare i capi delicati. I tessuti in lana richiedono un risciacquo finale in acqua fredda, per ridurre il rischio di infeltrimento.
  2. L’asciugatura è altrettanto importante: i capi non delicati o in cotone possono essere asciugati all’aria, evitando il contatto diretto con la luce del sole, per scongiurare il rischio di ingiallimento. Poiché i delicati non vanno strizzati, è bene prima stenderli su un asciugamano e arrotolare il tutto per assorbire l’acqua in eccesso. In seguito vanno asciugati lontani da fonti di luce e calore diretti, e senza mollette, per evitare segni sulla stoffa. Meglio asciugare in orizzontale la lana e usare delle stampelle per gli altri capi delicati. Se la possedete, potete utilizzare l’asciugatrice, selezionando il programma giusto a seconda del tipo di tessuto, e prestando particolare attenzione ai capi delicati.

Lavaggio a mano in lavatrice: programmi, detersivi e accorgimenti

La dicitura “lavaggio a mano in lavatrice” potrebbe sembrare un controsenso a chi non è avvezzo all’utilizzo di questo elettrodomestico, eppure non si tratta di un errore.

In realtà non è altro che un programma specifico che consente il lavaggio di capi delicati, imitando le caratteristiche dell’azione manuale. Come anticipato all’inizio di questa guida, può esistere come ciclo preimpostato in alcune lavatrici, oppure è possibile programmare il macchinario manualmente per ottenere lo stesso risultato.

Come per tutti i lavaggi, è fondamentale prima di tutto leggere bene le etichette, per evitare di sottoporre alcuni tessuti a trattamenti rischiosi, e capire quali capi sono lavabili in acqua oppure no.
Se i capi presentano macchie e il tessuto può essere pretrattato, utilizzate uno smacchiatore mirato, per poi procedere al lavaggio vero e proprio. In questo caso è importante separare i tessuti soprattutto quando questi sono nuovi e tendono ancora a stingere. Se invece i capi sono già stati sottoposti a diversi cicli, potete lavarli insieme, aggiungendo nel cestello 1 o 2 foglietti Cattura Colore & Sporco di Dr. Beckmann.

In seguito, potete effettuare una lavatrice a mano seguendo questi semplici passaggi:

  1. Utilizzate il programma per capi delicati della lavatrice (oppure per seta o lana). Se la vostra lavatrice non presenta questa opzione, selezionate una temperatura tra i 20°C e i 30°C. Anche i giri di centrifuga sono importanti in questo tipo di lavaggio: optate per un ciclo privo di centrifuga o con rotazione al minimo.
  2. Poiché le temperature di lavaggio sono brevi, assicuratevi di utilizzare un detersivo che si attiva anche in queste condizioni e poco aggressivo sui capi delicati. In commercio ce ne sono molti, ma una soluzione valida – e soprattutto ecologica – è rappresentata dai fogli idrosolubili MAGIC LEAVES di Dr. Beckmann. Ottimo anche come detersivo per il bucato a mano (ma sconsigliato su seta e lana), questo prodotto innovativo disponibile nella versione Universale e Per Capi Colorati è privo di microplastiche e si scioglie completamente (anche a 20°C), senza lasciare alcun residuo sui tessuti. La sua leggerezza e il packaging con ridotto utilizzo di plastica lo rendono inoltre un formato più sostenibile rispetto ai classici flaconi, sia dal punto di vista del trasporto e della distribuzione, sia da quello della produzione dei rifiuti.
  3. Una volta terminato il ciclo, mettete i capi ad asciugare seguendo il punto 6 del capitolo precedente, dedicato al lavaggio dei panni a mano. Se volete utilizzare l’asciugatrice è fondamentale prestare attenzione alle etichette presenti sui capi. Se è presente il simbolo di un cerchio iscritto in un quadrato, barrato con una X, l’asciugatura meccanica è sconsigliata!
  4. Avete lavato i panni in lavatrice senza separarli e il colore ha stinto? Potete correre ai ripari con un secondo lavaggio, utilizzando il Ripara colore di Dr. Beckmann, appositamente progettato per eliminare gli scolorimenti e ripristinare i colori originari. Da evitare però su jeans, fibre sintetiche e capi tinti con colori indantrene.

Seguire correttamente questi passaggi non vi garantirà solamente un bucato ben fatto, ma tutelerà le fibre dei vostri tessuti, assicurando loro una lunga vita!

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