Come lavare il lino: i segreti per non danneggiare questo tessuto naturale
Lavare il lino può rivelarsi un’attività meno facile del previsto! Il lino è un tessuto naturale comodo e resistente, ma necessita di qualche accorgimento sia in fase di lavaggio che di asciugatura e stiratura.
Ma perché il lino non è un tessuto come gli altri? E cosa bisogna fare per non danneggiarlo?
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Com’è fatto il lino
Questo tessuto naturale si ottiene dalla pianta del lino, coltivata in Africa e Europa da sempre: pensate che è il tessuto più antico del mondo! Il suo successo è dovuto alla sua grande resistenza, motivo per il quale viene usato spesso e volentieri anche per la biancheria della casa. Dagli asciugamani alle lenzuola passando per le tovaglie, il lino di qualità dà grandi risultati, anche in termini di durata.
Gli asciugamani di lino sono particolarmente apprezzati, ad esempio, per la loro elevata capacità di assorbire l’umidità, caratteristica di questa fibra naturale. Provate ad asciugarvi il corpo o il viso con il lino e noterete la differenza! Inoltre è perfetto per confezionare abiti freschi e leggeri: ecco perché spopola in estate per camicie, giacche e abiti casual-chic.
Lavare il lino: cosa bisogna sapere?
Resistenza e leggerezza sono doti indiscutibili del lino. Altro punto a suo favore è la durata tra un lavaggio e l’altro. Il lino non attira lo sporco come il cotone, e macchie a parte può essere indossato più volte prima di essere messo in lavatrice. Vero è che sgualcisce molto rapidamente, e questo forse è il suo difetto più grande.
I capi di lino possono essere bianchi o colorati e in alcuni casi anche ricamati. Il lino può essere lavato in lavatrice e sopporta temperature relativamente elevate. Ovviamente, controllate sempre l’etichetta: se il capo è 100% lino sarà ancora più resistente!
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Temperature e centrifuga per lavare il lino in sicurezza
Se il capo di lino è totalmente bianco, si può lavare anche a 60 °C (tende, tovaglie, lenzuola, etc.) mentre se è colorato meglio non superare i 40 °C. La divisione dei bianchi e i colorati è fondamentale prima di lavare il lino perché tende a stingere, soprattutto nei primi lavaggi. Verificate quindi che non rilasci il colore lasciandolo ammollo in una bacinella per qualche minuto (se il capo è molto grande, mettete in acqua solo un angolo, basterà).
Il lino patisce però le centrifughe elevate, che deformano le fibre. Impostate quindi una centrifuga molto dolce, o escludetela del tutto se avete spazio esterno dove stendere in tutta comodità. La centrifuga leggera inoltre non sgualcirà eccessivamente il lino.
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Come stendere e stirare il lino
Il lino patisce l’umidità, che può stingere i colori, soprattutto quelli scuri. Stendete sempre i capi di lino al rovescio ma non alla luce diretta del sole. Inoltre, stirateli quando sono ancora un po’ umidi, o bagnateli con un po’ di acqua: farete meno fatica! Per i capi in lino grezzo, aiutatevi con un po’ di appretto.
Come sbiancare il lino ingiallito?
Il lino bianco è molto bello e restituisce un effetto naturale ma elegante al tempo stesso. Spesso la biancheria della casa in lino è bianca, a cominciare dalle tende. Il problema del lino bianco, però, è che ingiallisce, soprattutto se esposto a lungo alla luce diretta del sole. Come fare allora per farlo tornare alla sua brillantezza originaria?
Tende, lenzuola, ma anche camicie e abiti di lino bianchi possono essere trattate con uno sbiancante come il Super Bianco o il Super Bianco Tende Dr. Beckmann, che rimuovono ingiallimenti, polvere, cattivi odori e dona nuova vita alle fibre naturali. Un sacchetto di Super Bianco o Super Bianco Tende Dr. Beckmann è sufficiente per un intero carico di bucato, ed è efficace già a partire dalle basse temperature. Lavare il lino e sbiancarlo nello stesso tempo sarà facilissimo!